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Castelli della Slovenia – terme e castello

lago di bled castello

Di castelli e manieri in Slovenia ce ne sono oltre mille, ma attorno a 300 castelli sono stati o restaurati o sono sopravissuti alle avversità della storia. Per chi va a visitare le terme in Slovenia e bene sapere che ogni centro benessere ha un castello nelle vicinanze, per qui vale la pena di visitarlo.

Slovenia castelli: mille castelli e manieri

Castello Turjak
Nel piccolo villaggio medievale di Turjak, dove si era sviluppata una notevole attività metallurgica prima della sua distruzione da parte delle orde turche nel 1492 si salvò il grad (castello). Il castello fu eretto nel 1221 dagli Auersperg, i potenti feudatari della zona, che da questo controllavano il paese e le ricche miniere di ferro. Il terremoto del 1511 distrusse gran parte degli edifici che vennero ricostruiti dal 1521 sotto il dominio di Troiano Auersperg, come riferisce la lapide, murata sul bastione con un simbolo della casata, con una iscrizione che narra la storia del castello.

castello turjak

La fortezza rinascimentale è eretta su una pianta a triangolo isoscele, imposta dalla configurazione del terreno sul colle, con due torri cilindriche ai vertici della base (il lato d'accesso difeso da un fossato) e un possente bastione nel vertice ad est, sul terreno più elevato. A sinistra dell'ingresso c'è la cappella nuova, mentre in fondo al cortile, dove si è conservata l'ala del castello medievale, si trova la cappella romanica, che presenta un ciclo di affreschi trecenteschi, uno dei quali raffigura i re Magi.

Castello Sevnica
Il Castello di Sevnica veglia sul centro storico di Sevnica, la cittadina di Melania Trump. L'origine del castello non è stata documentata ma è stato probabilmente costruito durante il vescovado di Konrad Primo von Abensberg (1106-1147), che ha ricostruito e colonizzato questo teritorio devastato da invasioni ungheresi nel 10 ° secolo e all'inizio del 12 ° secolo. Il dati ufficiali del castello lo fanno risalire al 1323, tuttavia, già nel 1309 è menzionato un castellano con quattro guardie e un portiere. Non sappiamo nulla, anche dell'aspetto dell'edificio di quel tempo.

castello sevnica

L'unica parte restante della costruzione di quel periodo, che è sopravvissuta fino ad oggi, è la parte di una torre nella fascia sinistra del castello.

Castello Bogensperk
Vicino a Smartno pri Litiji si trova il castello, costruito su un sito dove furono rinvenuti resti di necropoli preistoriche. Citato nel 1533 come Wagensberg, dal nome del suo proprietario Hans Wagen, nel 1672 fu acquistato da J. V. Valvasor, che vi preparò il suo storico trattato sulla Slovenia con le relative incisioni per le illustrazioni; i costi del lavoro furono così elevati, che nel 1692 dovette vendere il castello. Questo conserva l'aspetto di allora: un cortile interno approssimativamente quadrato chiuso dall'edificio a tre piani, dalle belle finestre rinascimentali, con le quattro torri angolari. L'interno ospita un ristorante, sale dove si svolgono frequenti manifestazioni culturali e il museo espone il laboratorio grafico di Valvasor, una raccolta di geodesia, una collezione venatoria e una di strumenti di alchimia e pratiche magiche.

castello bogensperk

Valvasor (1641-1693) fu storiografo, etnografo, naturalista, geografo, geologo, alchimista e numismatico, ma anche scrittore, editore, cartografo, disegnatore e incisore. Il suo colto eclettismo lo fa annoverare tra gli antesignani dell’enciclopedismo illuminista settecentesco europeo e non a caso fu accolto come membro della Royal Geographical Society inglese, la più prestigiosa accademia culturale dell’epoca. Tra i tanti meriti gli va riconosciuto quello di essere stato il primo a spiegare scientificamente il complesso meccanismo idrologico di intermittenza dei laghi carsici di Cerknica e Planina, di aver intuito e verificato i percorsi ipogei dei fiumi carsici Reka-Timavo, Piuca e Lokva, a descrivere il proteo (il più straordinario abitante delle grotte slovene), a tramandarci l’avventurosa storia del cavaliere Erasmo Lueger, il Robin Hood della Carniola, e dell’imprendibile castello di Predjama, a descriverci i primitivi sci (probabilmente il primo resoconto sull’uso delle sci) con cui si spostavano d’inverno i montanari carniolani. La Slovenia ha come gratitudine per questo messo sulle banconote slovene da 20 talleri prima del cambio della moneta in Euro l'effigie del barone Janez Vajkard Valvasor.

Castello: Predjamski grad
Vicino alle grotte di Postumia c’e una straordinaria costruzione, edificata nei sec. XIII-XVI all'entrata di una grotta su una parete rocciosa a strapiombo. Si chiama anche Castello di Lueghi, dal nome del cavalleresco bandito Erasmo Lueger che qui subì un assedio nel 1484 (la leggenda racconta il rocambolesco mezzo usato per la sua cattura). Nel 1570 la famiglia Kobenzl, succeduta ai Lueger, aggiunse le rinascimentali costruzioni esterne, addossate alla roccia; su una parete è ben visibile il loro stemma.

castello predjama

Nelle sale del castello sono esposte alcune sculture gotiche, mobili, quadri, armature e ritrovamenti archeologici effettuati nelle grotte vicine, dal neolitico al medioevo. In una cappella è conservata una grande Pietà del sec. XV. La parte antica del castello completamente celata nella grotta è chiamata Tana di Erasmo. Da qui un cunicolo segreto, ora murato, comunicava con l'esterno, la grotta sotto il castello è lunga km 6, con diramazioni e cunicoli disposti su cinque piani.

Castello Brezice
Il castello di Brezice e situato all'estremità meridionale dell'abitato, e fu costruito a partire dal 1529, sui resti del precedente antico maniero distrutto dal fuoco e dagli assalti turchi, in stile rinascimentale con pianta rettangolare, il cortile centrale e le quattro torri circolari agli angoli, il tutto circondato da un profondo fossato. Alla fine del sec. XVII entrò a far parte dei domini della famiglia Attems, che trasformò la severa struttura militare in una grandiosa residenza, aggiungendo un maestoso atrio con affreschi barocchi di soggetto mitologico, un'imponente scalone affrescato da Franz Ignaz Flurer, una cappella dipinta dallo stesso e intorno al grande cortile centrale tre ordini di logge scandite da colonnine che danno all'insieme un senso di leggerezza e spaziosità; altri affreschi barocchi arricchiscono molte sale della residenza, in particolare il grande salone delle cerimonie, alcuni ad opera di Francisek Karel Remb.

brezice

Recentemente fu felicemente restaurato e destinato a sede del museo dello Posavje. Il museo della valle della Sava ha la sede e svolge tutte le sue attività di conservazione, di ricerca e di esposizione nel grande castello, con una sezione staccata in quello di Sevnica. Sono esposte le collezioni archeologica (dal neolitico all'alto medioevo), etnografica, storica e artistica con tele barocche di maestri sloveni di carattere sacro, paesaggistico e ritrattistico.

Il castello e facilmente raggiungibile dalle Terme di Catez.

Castello Mokrice
Tra i boschi della Dolenjska all'affascinante castello, circondato da un meraviglioso parco, dove trova posto anche un campo da golf. Di incerta origine, forse romana per le iscrizioni latine su pietre inserite nelle pareti, appare in documenti del sec. XIV come baluardo contro le invasioni turche. La struttura attuale, risalente al sec. XVI, presenta una pianta irregolare con il lato più lungo a destra, mentre il lato opposto costituisce la parte più antica, limitati agli angoli da torri cilindriche. Per un ponte, un tempo levatoio, attraverso una torre sì entra nel cortile interno, dove si svolgono manifestazioni varie. Ora il castello è adibito ad albergo. Nei piani inferiori delle torri sono state sistemate le cantine che conservano vini di tutte le regioni della Slovenia.

castello mokrice

Albergo Golf Castello Mokrice ****
Rajec 4, Jesenice na Dolenjskem

L'albergo di quattro stelle nel castello medievale Mokrice, ritiene le bellezze storiche componendole nell'offerta moderna del turismo castellano di massimo livello. Nel verde del parco bicentenario l'architettura del castello dimostra il suo passato burrascoso.
Il castello offre tutta la comodità dell'albergo di prima categoria. Nel ricetto dei muri vi sono le camere arreddate in stile e nelle torri ci sono gli appartamenti lussuosi. I corridoi intrecciati vi portano tra i saloni, ristorante ed angoli socievoli.
Nei saloni e nell'atrio del castello si tengono incontri culturali, concerti ed esposizioni tradizionali. Il castello è inoltre noto per le feste di nozze.

Brestanica: castello Rajhenburg

Il castello, il più antico della Slovenia, è citato in documenti degli anni 838 e 895. Venne ristrutturato negli anni 1131-1147 da Corrado I vescovo di Salisburgo, cui l'Imperatore aveva concesso in feudo tutta la zona. Assalito, saccheggiato e rimaneggiato più volte dagli Ungheri e dai Turchi, nel sec. XVI, per volontà del conte Fallenstein, assunse la forma attuale, con la pianta a pentagono irregolare, una torre cilindrica all'esterno e un cortile circondato da un porticato rinascimentale. Nell'ala orientale conserva due cappelle, la più antica in stile romanico dotata di un'abside semicircolare e una gotica con tracce di una precedente costruzione romanica. Nella medesima ala si trova un salone rinascimentale, le cui pareti furono affrescate nel sec. XV da un pittore austriaco, con scene di vita nobiliare.

castello brestanica

Nel 1884 fu acquistato dai Trappisti francesi e adattato a monastero; nell'annessa fattoria si producevano cioccolato e liquori, attività documentata in alcune sale. Questa imponente struttura durante la seconda guerra mondiale venne impiegata come carcere dei prigionieri politici in attesa di essere avviati ai campi di concentramento. Ora in parte il castello è adibito a museo dei prigionieri internati ed esiliati. In alcune sale del castello sono esposte testimonianze dei detenuti politici della seconda guerra mondiale.

Castello Podsreda
Il castello di Podsreda si eleva su un colle boscoso a qualche chilometro dal villaggio. Ha conservato la sua struttura medievale: un alto edificio a quattro piani che rinserra un cortile rettangolare, con un torrione passante d'accesso oltre il ponte, un tempo levatoio. Sorto nella prima metà del sec. xii, si ha notizia dei cavalieri di Podsreda, Hiltprant e il figlio Wolfhard, e del castello in un atto di vendita del 1213. Sì susseguirono vari proprietari, tra cui i vescovi di Gurk e i conti dì Celje, che fino al 1341 erano gli Zovnek. Nel 1617 fu acquistato dai conti di Tattenbach, pervenne per via ereditaria alla contessa veneziana Eleonora Barbo e infine ai conti Windischgràtz, che lo trasformarono in una elegante residenza e lo tennero fino alla fine della seconda guerra mondiale.

castello podsreda

Passato in mano pubblica, dopo accurati restauri, è diventato sede di attività culturali, mostre, concerti. Nei bei locali, sulle cui pareti si vedono tracce di affreschi, si trova una esposizioni museale con le grafiche di Vischer raffiguranti parecchi castelli della zona, alcuni vecchi tracciati topografici dei dintorni, litografie, una collezione di intarsi in legno colorato. Il museo del vetro è situato al pianterreno, dov'è esposta una collezione sulla lavorazione del vetro, attività un tempo assai diffusa a livello artigianale ed ancora oggi presente con alcune industrie, favorita dalla grande quantità di legname disponibile, necessario alla fusione. Sono esposti oggetti in vetro verde e incolore, antichi frammenti di vetro colorato e opaco color latte, oltre a vasellame pregiato con intagli, smerigliature, incisioni e figure smaltate. Nel cortile si trovano resti della presenza romana nella zona, con alcune pietre tombali. Nelle vicinanze del castello, ma staccata dal profondo fossato che lo circonda, visibile dalla strada, si trova una cappella, la cui esistenza è documentata a partire dal sec. XIV, che venne in gran parte rifatta nel secolo scorso.

Castello Podcetrtek
Il nome Podcetrtek significa "di giovedì", giorno in cui vi si teneva la fiera-mercato e sì amministrava la giustizia; citato nel 1213, diventò più tardi un importante centro commerciale. Il castello fu costruito nella prima metà del sec. XVI sul versante di un colle boscoso a nord del villaggio, sotto la fortezza medievale distrutta durante le guerre magiare; fu soggetto ad alcuni interventi tardogotici, rinascimentali e barocchi, ma mantiene tuttora il suo impianto originario, costituito da un'alta e massiccia costruzione su pianta rettangolare con un cortile interno e due torri cilindriche.

castello podcetrtek

In paese si trova la parrocchiale di Sv. Lovrenc costruita in stile romanico e ampliata in epoca barocca, con l'aggiunta del presbiterio; all'interno conserva un ciclo di affreschi datati 1712 di J. C. Waginger, scoperti sotto altri dipinti del sec. XIX.

Due chilometri lontano si trovano le Atomske toplice.

Castello di Slovenska Bistrica
Cittadina situata tra colline a vigneti ai piedi del Pohorje, attraversata dal corso d'acqua Bistrica, che significa torrente. Ritrovamenti archeologici dimostrano che fu abitata nell'età del bronzo; trovandosi lungo la via romana che collegava il Friuli con la Pannonia, nel periodo imperiale sorse un castrum. Riappare in documenti del 1227 con il nome di Gradisce; divenne presto centro commerciale e acquistò il titolo di città nel 1313. Alla fine del sec. XV si dotò di un giro di mura con numerose torri, due delle quali sopravvivono.
Il nucleo storico è stato rinnovato nei sec. XVIII e XIX, ma conserva il castello, la parrocchiale e nella piazza centrale il municipio barocco e alcune belle case borghesi.

castello slovenska bistrica


Il castello è di origine medievale, ma l'attuale edificio risale alla prima metà del sec. XVII, con alcuni ampliamenti successivi. Ha la forma quadrilatera irregolare con quattro torri ai vertici, l'ampio cortile centrale in parte con logge e un bellissimo portale. Nel 1717 entrò a far parte delle vaste proprietà della famiglia Attems, che rinnovò la facciata e lo trasformò in fastosa residenza con 1' aggiunta nella parte orientale di un grande salone e di una scalinata, ambedue affrescati nel 1721, unitamente alla cappella, da Flurer. Al lato nord del castello si estende un grande parco, il cui giardino è stato deturpato da costruzioni estranee.

Castello di Ptuj
Il luogo dove si erge il castello fu una privilegiata sede di tutte le genti che sono vissute nella zona fin dalla preistoria. Furono sepolti dal tempo o distrutti dagli uomini gli edifici qui costruiti, ultimo il castello medievale eretto nel sec. XII da Corrado I, vescovo di Salisburgo, per far posto all'attuale grande edificio a forma di "U" il cui nucleo risale ai sec. XIII-XIV. Nel periodo rinascimentale furono apportate alcune aggiunte: le casematte, i bastioni merlati, il porticato e il doppio ordine di logge sui tre lati che guardano al cortile interno, lo scalone e la struttura esterna con il bel portale del Peruzzi, arricchito un secolo dopo con un nuovo coronamento. Nel sec. XVII l'edificio venne rimodellato in stile barocco e furono aggiunti la cappella, una parte dell'ala est e un capiente magazzino del grano sotto lo spiazzo a nord riservato ai tornei. Il castello era circondato da mura, collegate a quelle cittadine, in buona parte conservate. Gli ultimi proprietari furono gli Herberstein e alla fine della prima guerra mondiale la proprietà con quasi tutto l'arredamento passò all'amministrazione pubblica che la destinò ad museo.

castello ptuj

Le Terme Ptuj sono situate a ovest della città sulla sponda destra della Drava in mezzo alla campagna coltivata. Le sue sorgenti di acqua poco mineralizzata (con idrocarbonato di sodio) che sgorga alla temperatura di 40 C sono state scoperte e sfruttate dal 1975. Queste terme sono indicate per la cura di malattie reumatiche e degli stati postraumatici e operatori legati al sistema locomotorio.

Castello Sneznik
Ai piedi del Monte Nevoso, non lontano da Trieste, ammantato di rigogliose foreste, il castello immerso tra boschi sorse nei pressi della strada romana che collegava Aquileia alla valle del Loz, dove furono rinvenute necropoli e tracce di antichi insediamenti. La posizione strategica, una roccia su cui è adagiato il castello, circondata da una depressione che durante le pioggie diventa un lago, costituiva un elemento favorevole per la difesa ed era un luogo di ricovero e protezione per quanti transitavano nelle vicinanze. La sua esistenza viene documentata nel 1337, come sede del feudo affidato dal patriarca di Aquileia alla famiglia dei conti Schneeberg. Nei secoli passò nelle mani di molte altre famiglie per eredità o vendita fino alla fine del sec. XVII. Perso da tempo il ruolo pubblico come sede amministrativa e giudiziaria del feudo e cessato il pericolo delle invasioni turche, venne adibito a casa di caccia ad opera dei conti di Lichtenberg.

castello sneznik

Nel 1853 venne acquistato dai baroni Schònburg-Waldenburg, i quali rinnovarono l'arredo con mobili di pregio e moltissimi cimeli provenienti da tutto il mondo. Questi nobili sono riusciti a mantenerlo intatto anche durante le due guerre mondiali, con tutti gli arredi interni originali, perciò, quando il castello entrò a far parte del patrimonio statale, non furono necessari interventi di restauro. Il castello si presenta in stile rinascimentale su impianto medievale, con un alto corpo centrale a base rettangolare, circondato da un giro di mura con alcune torri cilindriche. Vi si accede da un ponte, che un tempo era levatoio. All'interno si possono visitare alcune stanze: la Sala del Consiglio, la Camera egizia, la Sala Biedermaier, tutte riccamente arredate. Nei locali della cantina e in alcune sale del primo e dell'ultimo piano vengono allestite mostre temporanee di grande richiamo. Il castello è riservato alla Presidenza della Repubblica, che lo usa come sede di rappresentanza. Il museo del ghiro, unico al mondo, è in una dipendenza vicina.

Castello Begunje
Villaggio a km 4 verso nord-est (m 585, ab. 930), nominato in documenti del sec. XI come centro commerciale e feudo dei Katzenstein. Ora è un centro industriale noto internazionalmente per la fabbrica di materiale sportivo, che produce sci, scarpe sportive e attrezzi per ogni attività agonistica con il marchio Elan. Il castello Katzenstein venne costruito nel 1537 dai feudatari locali e restaurato nella seconda metà del sec. XVII, con l'aggiunta di uno scalone e di molti lavori in stucco.

castello begunje

È tristemente famoso perchè durante la seconda guerra mondiale una parte fu usata dai nazisti come sale di tortura dei prigionieri raccolti in un attiguo campo di concentramento. Dal 1953 nel vasto giardino c'è il cimitero degli ostaggi con un monumento, opera dello scultore Boris Kalin su progetto dell'architetto Edo Ravnikar. Dopo il restauro, una parte del castello è stata destinata al Museo degli ostaggi. La collezione è allestita nelle celle di rigore delle ex carceri, con le scritte dei prigioneiri sulle pareti e sulle porte e rappresenta un impressionante documento della violenza nazista.